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Babele a Nord-Est

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Babele a Nord-Est

la mostra

padova
beniaminart

rasta
a cura di vittorio sgarbi
palazzo della ragione, (padova) italia

18-23 ottobre 2016

Babele a nord-est
Testo di Vittorio Sgarbi

Nell’ottobre del 2016 presentando al palazzo  della Ragione di Padova la mostra “La condizione della donna in Iran e altrove” nell’abito della rassegna Babele a nord-est  i – idee , letteratura, confronti , o  avuto modo di apprezzare l’intelligenza e la sensibilità  delle  opere degli artisti persiani  Rasta, Vishka e Amir riconoscendone quegli attributi formali e tematici già individuati e degnamente rilevati nell’importante mostra i  Grandi di  Persia realizzata qualche settimana prima dalla Beniamin art (Behnam Fanaeyan collezionista persiano) dell’evento patavino presso la fondazione Mazzullo nella prestigiosa sede del palazzo di  duchi di  santo Stefano a Taormina.

Babele a Nord-est ha voluto rappresentare un momento di riflessione, di confronto e di  attenzione  su temi di grande attualità come il  rapporto  fra l’occidente e islam , assunti come punti di riferimento  imprescindibili nell’ attività  di  artisti, scrittori, filosofi ed esponenti del mondo culturale internazionale.

Il festival, oltre a coinvolgere le scuole con progetti come lo incontri di scrittura creativa condotti in alcuni istituti cittadini, assieme ad altri ospitati nella Biblioteca  civica, ha posto l’attenzione verso la necessità di un  dialogo tra occidente e islam, tra fede e laicità , tra arte e scienza, all’insegna della contaminazione, dell’apertura , dell’accoglienza e della condivisione di valori fondativi e non negoziabili quale il  rispetto per l’alterità e per la dignità della persona umana nella sua irriducibile individualità e nella sua libertà di espressione.

Le opere di Rasta in tal senso rappresentano un ponte gettato tra la cultura persiana e quella occidentale, in quanto lei assume un bagaglio che afferisce, in modo pregnante, alla preziosa tradizione della civiltà persiana, sulla quale l’artista Rasta ha saputo felicemente innestare nuove sensibilità e nuove prospettive legate alla formazione europea, in  una feconda contaminazione di linguaggi ed elementi stilistici della quale è germinata l’inconfondibile originalità della sua koinè espressiva.

Questa sintonia tra i temi proposti  a babele e l’attività della giovane artista persiana Rasta non rappresenta una convergenza episodica, bensì risulta essere il frutto di un  precorso di studio serio e di  incessante sperimentazione di confronto tra modelli ed esperienze molteplici, durante il quale ha avuto tramite suo gallerista Behnam Fanaeyan un prezioso messaggio, una guida intelligente e sapiente nell’accompagnarne il suo viatico formativo e creativo, iniziandoli al complesso , multiforme spesso impervio, ma sempre esaltante e straordinario mondo dell’arte con esposizioni di grande pregio e con una rate di frequentazioni e  di contatti nazionali ed internazionali di riconosciuto valore.

La mostra di noto per tanto nella declinazione di temi e  di peculiarità stilistiche già delineate in modo sorprendentemente coerente e maturo, rappresenta l’ideale prosecuzione di un viaggio di conoscenza e di bellezza, di valori e di sensibilità assoluti che questa giovane artista con gioioso fervore regalando a noi tutti e al mondo.

Vittorio Sgarbi

Rassegne stampa

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